Laganà ha generato una ricca e varia galleria di
personaggi curiosi frutto dell'incontro tra una fervida
fantasia ed una sicura sensibilità plastica.
Colpisce in queste sculture la capacità di costruire
forme artistiche assemblando e decontestualizzando
componenti industriali, soprattutto estratti dal mondo
dell'automobile.
Il suo lavoro ci suggerisce una ironica rivisitazione di
prodotti che, usciti dall'officina meccanica con una
specifica funzione, si trovano ad assumere una
diversa natura in un contesto certamente estraneo
ma non ostile.
E' uno scatto di fantasia che trova forse radici
culturali nel mondo Dada (penso a Duchamp e
Picabia in particolare) all'interno di una tendenza
che ha visto coinvolti molti importanti artisti, fino alle
esperienze del recentemente scomparso Jean
Tinguely.
Bene hanno fatto i commentatori dell'opera di
Laganà a rilevare la capacità di trasfigurare rotelle e
cilindri, marmitte e pistoni, ferraglie da demolire e
prodotti di fonderia, fino a costruire nuove e
sorprendenti forme umane o animali, un vero
bestiario dell'era tecnologica.
Avv. Giovanni Agnelli |
Tutankamen 2000
altezza 97 cm. |