Il ritmo veloce con cui il progresso
tecnologico si evolve,non ha sicuramente su
di me lo stesso fascino del ritmo veloce degli
ingranaggi di un macchinario industriale. Lo
stesso fascino che portò, negli anni '20,
Prampolini a stilare il "Manifesto dell'arte
meccanica", Severini a discutere sul
macchinismo nell'arte o Boccioni a parlare di
"macchinolatria".
Una vera "Meccanica Weltanshauung" che
condivido in pieno e che mi porta a
guardare oggetti come viti, bulloni, frese,
pistoni, ghiere, tubi, molle e tant'altro da un
punto di vista estetico, inserendoli in un
rapporto arte-vita.
La loro forza, la lucentezza dei materiali, il
dinamismo e la perfetta duttilità dell'uso, mi
hanno portato ad una riflessione legata alla
loro forma ed a una possibile valenza
simbolica. |
SOTTERRANEA, Il quadro è composto da 2 tele 80x90,
acrilico su tela |